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BRUSCIANO: DOPO LA VIGILESSA RUGGIERO..ED IL VIGILE CASTALDO... ANCORA UN VIGILE URBANO MALTRATTATO E UMILIATO E COSTRETTO A CURE OSPEDALIERE, .....la sola colpa e'quella di aver fatto il proprio dovere..CHE DELINQUENTE!!
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Calvi (BN), arrestato ex Sindaco e due funzionari
Martedì 13 Settembre 2011 21:00
calvi “Accessi e controlli arbitrari ed immotivati†nelle imprese locali a scopo intimidatorio, lotti revocati senza alcuna ragione legale, contributi di ricostruzione post-sisma sbloccati e bloccati a seconda dei tecnici incaricati, campagne elettorali pilotate attraverso giochi di favori, minacce e pressioni. Tutto questo messo su in una decina d’anni in un piccolissimo paesino del Beneventano di poco più di 2500 abitanti, Calvi, dall’ex Sindaco Giovanni Molinaro (PdL), definito come un “piccolo signore medievale†dal Gip che ne ha firmato l’ordine di arresto.
E’ così che all’alba di ieri, con una richiesta di custodia cautelare emessa dal PM Antonio Clemente, i Carabinieri del comando provinciale di Benevento, dopo una lunga e complessa indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale del luogo, hanno arrestato lo stesso Molinaro, medico in servizio presso l’ASL di Benevento, in passato Sindaco e Vice Sindaco di Calvi, nonché attuale consigliere di minoranza; Teresa Mangialetto di Vitulano, la quale ricopre anche la carica di assessore presso il comune di Foglianise e Antonietta Rapuano di Montesarchio.
Grazie alla complicità delle due, l’ex Sindaco avrebbe messo su un piccolo regno dispotico, fatto di pressioni, minacce e vessazioni contro chi non assecondava le sue richieste, sfruttando provvedimenti amministrativi arbitrari e privi di qualsiasi fondamento giuridico che la Mangialetto e la Rapuano costruivano ad arte con atti pubblici falsi o consapevolmente viziati. Anche l’assunzione a tempo indeterminato delle due funzionarie è stata ottenuta con requisiti e documenti fittizi, con l’aiuto del Sindaco a scapito di altri dipendenti comunali in possesso dei prescritti requisiti legittimi.
Le indagini sono partite a seguito dello scioglimento della giunta comunale di Calvi, per le dimissioni dei Consiglieri di maggioranza, su richiesta del commissario prefettizio, Fiamma Spena, che fin da subito aveva fatto rilevare gravi irregolarità ed abusi nella gestione della cosa pubblica.
Secondo il Gip “L’ex Sindaco di Calvi, Giovanni Molinaroâ€, con la complicità delle due funzionarie, “ha gestito il potere con l’arroganza di un ‘piccolo signore medievale’ trattando i suoi amministrati come sudditi da favorire od ostacolare in ragione della loro disponibilità ad obbedire o meno ai suoi comandi, piuttosto che come cittadini ai quali riconoscere, secondo legge, diritti e legittimi interessiâ€.
Le accuse contro i tre amministratori vanno dall’associazione per delinquere a numerosi episodi di concussione, nonché falsificazione, occultamento e distruzione di atti pubblici, truffa ai danni dello Stato, lottizzazione abusiva e turbativa d’asta. “Tale gestione criminale e personalistica della cosa pubblica, ha causato centinaia di migliaia di euro di danno erarialeâ€, per non parlare dei danni subiti dai cittadini, i quali, opponendosi, avrebbero subìto minacce e ritorsioni con provvedimenti amministrativi privi di qualsiasi fondamento giuridico, diventati strumenti di controllo al servizio di Molinaro.
Di Anonimo
(inviato il 14/09/2011 @ 07:31:42)
Allora com'è... >?...com'è che diceva quell'anonimo imbecille!!! aveva ragione il Castaldo? non era lui la causa del suo male! Era solo una persona onesta che voleva lavorare tranquillamente facendo il suo dovere e non reclamando diritti, poichè doveva solo subire angherie ricatti ed estorsioni, veniva > rientrava a casa uno straccio, aveva perso il sorriso sempre il viso spento e che dire dei suoi occhi tristi e non più brillanti... che vergogna!!!!! massa di delinquenti!!!! Ora non non c'è più, se ne è andato per sua fortuna, ma nulla imprta all'innominato tanto ha travato un altro capro espiatorio per dare sfogo alla sua arroganza e malvagità !!!! L'unione poteva fare la forza... peccato non l'hanno capito... hanno lasciato farsi dividere per false promesse... ognuno per se, chissà se a quest'altro vigile i suoi colleghi daranno la stessa solidarietà che hanno dato al Castaldo che si è visto solo con le spalle al muro a combattre contro tutti e soprattutto contro l'OMERTA' e la FALSITA' di chi sa e ha paura.. VERGOGNA
Di Anonimo
(inviato il 14/09/2011 @ 09:36:44)
Sosteniamo il Referendum - abroghiamo l'attuale sistema elettorale e riappropriamoci del diritto democratico di scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento
Il Partito Democratico di Marigliano si schiera a sostegno del referendum popolare per abrogare la legge elettorale attualmente in vigore per cancellare il cosiddetto “Porcellumâ€, il meccanismo elettorale voluto dal centrodestra che ha espropriato i cittadini del diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Non è tollerabile che pochi abbiano la facoltà di “nominareâ€, con l'inaccettabile sistema delle "liste bloccate", 630 deputati e 315 senatori, svuotando di significato il voto democratico dei cittadini.
L'inerzia governativa e l'immobilismo parlamentare perpetuano la conservazione dell'attuale sistema elettorale, funzionale al consolidamento dei gruppi di consenso al “leader†che sceglie e coopta i propri sostenitori con la “nomina†diretta a discapito della selezione e la scelta democratica degli elettori.
Per questo il Partito Democratico di Marigliano ha deciso di sostenere con tutte le sue forze il referendum, invitando iscritti, sostenitori, simpatizzanti e quanti condividono l'obiettivo a spendere ogni energia per sensibilizzare quanti più cittadini possibile su questo tema, affinché la "legge porcata" diventi presto solo un brutto ricordo e si avvii un vero e serio processo di riforma costituzionale ed istituzionale dell'ITALIA. E’ possibile firmare recandosi presso l’ufficio elettorale del Comune o presso i gazebi organizzati nelle piazze .
Il Coordinamento Partito Democratico
Di Anonimo
(inviato il 14/09/2011 @ 16:02:34)
Ma cosa è successo?
Di Anonimo
(inviato il 14/09/2011 @ 20:42:02)
4861:L'imbecille sei tu che non hai capito un tubo a tua immagine!!!!!A Brusciano comanda il condannato,tutti i pecoroni anche quelli dell'opposizione,si sono genuflessi a leccare il deretano del reggente delinquente padrone,questo fa campare,e ci sa fare,santo mangione e' nato prima di Cristo!!!!!Vedi il Pecorotta imprenditore forse gia'traditore,il jaguarato amato gia vergato nel passato dal ladro condannato,il prociuttiello trafiggiato voltagabbana assicurato,il pappelo architetto schiavetto lecchino di tutto rispetto,il senzagenio tira piedi che rimane sempre in piedi,cucuzziello alla scapece se non paghi ti spoglio mettiti in pace,Enrichetta la fighetta di facile apertura di vraghetta,punteruolo rosso avvocatuccio mezza cartuccia,mazzolascarola mister voto di scambio (150.000)euro e la vita ti cambio,Caparaglio asino che raglia che figura quando apre la bocca e sbaglia!!!Tutti venduti,questi facili prostituti."Chi e'senza peccato pianga se stesso"!!!!Per colpa di questi facchini,Brusciano e' diventata l'immagine del regresso!!!!!!!!
Di Pasquino il romano
(inviato il 15/09/2011 @ 12:59:44)
Vergonatevi!!! popolo Bruscianese di dx e sx questi ci stanno togliendo tutto anche il diritto di vivere....hanna approvato un'altra manovra a discapito degli onesti lavoratori...e voi che fate pedete tempo a scrivere cose di bassissimo valore...pappece...farina...santo mangione......COGLIONI!!! USCITE DAI VOSTRI gusci e protestate con questa ennesima manovra...fate blocchi come persone serie!!! fate nella vita una volta tanto gli uomini...se non altro fatelo per i vostri figli!!.
Di Anonimo
(inviato il 15/09/2011 @ 13:21:01)
Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo.
Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti.
Di Anonimo
(inviato il 15/09/2011 @ 14:32:18)
Ma quale porcellum? Il porcellum lo avete creato voi del PD a Brusciano! Il delinquente dichiarato è una vostra creatura. Concepito dai Piccolo, partorito dai Terracciano, ora protetto dalla Sposa e dai transfughi del PD (sempre più foraggiati). E Lei, caro Segretario, quand'è che la finisce di fare il comunista a Brusciano e il democristiano a Napoli? Ditelo apertamente, tanto i Bruscianesi ne sono già convinti, avete votato, eletto e continuate a sostenere un delinquente, non vergognatevi troppo, tra l'altro non è la prima volta, già Vostri autorevoli rappresentanti locali hanno appoggiato persone alquanto dubbie (Carmine Piccolo fù il primo a portare un Pischera nell'amministrazione). Quindi, non fate i galli sull'immondizia, la vostra dirigenza attuale non è poi tanto diversa da quella carnacottara del PDL, (Penati docet). P. S. Dite alla famiglia Piccolo, che per portare a termine lo scempio iniziato qualche anno fa, lottizzando abusivamente i terreni di famiglia, col burlà al potere, devono elargire i "piccioli oppure i cosi" come preferisce chiamarli Lui, non basta qualche sotterfugio con imprenditori napoletani, core e mamma non si fida più di nessuno, figuriamoci dei cugini cucuzzo.
Di Nick
(inviato il 15/09/2011 @ 15:37:14)
PER COLUI CHE IMPACIDAMENTE SI FIRMA PASQUINO IL ROMANO Storia di Pasquino il Ciabattino. Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra ilXVI ed il XIX secolo. Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti.
La statua è in realtà un frammento di un'opera in stile ellenistico, risalente probabilmente al III secolo a.C., danneggiata nel volto e mutilata degli arti, rappresentante forse un guerriero greco.
Fu ritrovata nel 1501 durante gli scavi per la pavimentazione stradale e la ristrutturazione del Palazzo Orsini (oggi Palazzo Braschi), proprio nella piazza dove oggi ancora si trova (allora detta piazza di Parione ed oggi piazza di Pasquino).
Pasquino era in breve tempo divenuto fonte di preoccupazione, e parallelamente di irritazione, per i potenti presi di mira dalle pasquinate, primi fra tutti i papi. I veleni ampiamente profusi gli furono ricambiati, di gran cuore. Diversi furono i tentativi di eliminare la statua e fu il forestiero Adriano VI (ultimo papa "straniero" prima di Giovanni Paolo II), durante il suo breve e controverso pontificato (1522-1523), che tentò di disfarsene, ordinando di gettarla nel Tevere. Fu distolto quasi in extremis dagli smaliziati cardinali della curia, che intravidero il pericolo e la possibile portata di un simile "attacco" alla congenita inclinazione alla satira del popolo romano. Ma anche Sisto V (1585-1590) e Clemente VIII (1592-1605) tentarono invano di eliminare la scomoda statua.
Quando altri, successivamente, lo fecero vigilare notte e giorno da guardie, le pasquinate apparvero infatti ancora più numerose ai piedi di altre statue: l'idea era stata di Benedetto XIII, che emanò anche un editto che garantiva la pena di morte, la confisca e l'infamia a chi si fosse reso colpevole di pasquinate. Già nel 1566, però, sotto Pio V, un tal Niccolò Franco era stato accusato di essere l'autore delle pasquinate e per questo condannato alla forca. Le pasquinate però non tacciono, e ai versi propagandistici si sostituiscono invettive moraleggianti, soprattutto nei confronti di un dilagante nepotismo e di una certa "prostituzione di lusso".
Verso dopo verso, Pasquino era di fatto asceso ad un rango di specialissimo antagonista della figura papale, simboleggiando il popolo di Roma che punteggiava coi suoi commenti gli eccessi di un sistema col quale conviveva con sorniona sufficienza. Pasquino segnalava che, per la sua particolare storia, Roma sapeva valutare anche figure che assommavano in sé il massimo potere religioso ed il massimo potere di governo, riuscendo a scorgerne le eventuali umane modestie, a rimarcarne velleità e malefatte.
L'origine del nome è avvolta nella leggenda, di cui esistono diverse versioni. Secondo alcuni Pasquino sarebbe stato un personaggio del rione noto per i suoi versi satirici: forse un barbiere, un fabbro, un sarto o un calzolaio. Secondo Teofilo Folengo mastro Pasquino sarebbe stato un ristoratore che conduceva il suo esercizio nella piazzetta. Un'ipotesi recente sostiene invece che fosse il nome di un docente di grammatica latina di una vicina scuola, i cui studenti vi avrebbero notato delle rassomiglianze fisiche: sarebbero stati questi a lasciare per goliardia i primi fogli satirici. Vi è anche un'altra versione che vorrebbe collegare il nome della statua a quello del protagonista di una novella del Boccaccio (Decamerone, IV, 7) morto per avvelenamento da salvia, erba nota invece per le sue qualità sanifiche: il nome quindi sarebbe stato ad indicare chi viene danneggiato dalle cose che si spacciano per buone (come poteva essere, in quel contesto, il potere papale).
Di Anonimo
(inviato il 16/09/2011 @ 14:26:42)
BRUSCIANO RISORGI NON DORMIRE,NON METTERTI AD OBLIARE DAL BALCONE,NON FARTI CALPESTARE DAL CONDANNATO UBRIACONE DROGATO IN ODOR DI METADONE,LUI GOZZOVIGLIA ALLE TUE SPALLE,E VENDE CARA LA TUA PELLE!!!!VENDE COMPRA IMPRESE ED IMPRENDITORI,QUESTO USURAIO OGNI GIORNO COMBINA QUALCHE QUAIO!!!!IN TERRA DI SALENTO CHE SPAVENTO,ANCHE LI HA PORTATO IL MAL CONTENTO!!!!ORAMAI E' ABITUATO A FARE LO SCAPESTRATO QUESTO DISGRAZIATO LUPINO CONDANNATO!!!!!CORRUZIONE,CONCUSSIONE,CHE BEL MINESTRONE,TUTTO ORDITO DAL REGGENTE IMBROGLIONE!!!!
Di Pasquino il romano
(inviato il 16/09/2011 @ 21:21:40)
Abuso d’ufficio e turbativa d’asta: in manette la giunta di Ponza
Abuso d’ufficio, falsità e turbativa d’asta. La giunta comunale di Ponza finisce in manette. L’operazione dei carabinieri di Latina nelle province di Latina, Roma, Frosinone e Sassari con tanto di perquisizioni domiciliari, ha portato all’arresto del sindaco del piccolo comune in provincia di Latina, Pompeo Rosario Porzio, e di quattro componenti della stessa giunta comunale, oltre ad alcuni imprenditori. In totale sono sette le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai militari.
Di antonello
(inviato il 17/09/2011 @ 11:07:35)
A momenti arrestano tutti i sindaci d'Italia solo il sindaco di Brusciano dove un tribunale lo ha già condannato rimane lì come se nulla fosse... mah ... in che mondo viviamo
Di Anonimo
(inviato il 17/09/2011 @ 16:42:45)
Il guaio grosso illustrissimi bruscianesi,che questo molosso vi ha spolpati fino allo'osso!!!!!E' inutile sperare che se ne vada via il padrone del lupanare,deve ancora completare,l'opera del malaffare,deve ancora favorire qulalche imprenditore suo compare!!!!!E' protetto dal casalese "Giggetto",politico uomo di tutto rispetto,al suo cospetto trema la magistratura e'anche il prefetto!!!!!E chi lo muove da la' questo concussore furbetto????Qualche notte state attenti,si rubera'anche vostra moglie dal letto!!!!!Ciao vi saluto con affetto......
Di Pasquino il romano
(inviato il 17/09/2011 @ 18:33:00)
Circumvesuviana! Corsa delle 8 e 30 soppressa! Con questo titolo il PD della Campania denuncia i tagli ai trasporti da parte della regione. Scusate cari papponi del PD, voi non siete quella accozzaglia di ex DS-PPI, fusi in un solo partito appunto il PD? Chi ha governato negli ultimi venti anni la regione Campania? Bassolino era un uomo di destra forse? I cento milioni di euro di debiti accumulati nel settore trasposrti(per non parlare del disastro sanità ) li ha mai potuti accumulare la giunta Caldoro in un anno e mezzo di governo? Per una volta passatevi la mano per la coscienza, non fate i galli sull'immondizia, lo scempio Campania si chiama centro-sinistra. I campani così come i Bruscianesi non vi vogliono. Siete come si suol dire "carta conosciuta". Il PD per essere alternativa dovrebbe riconoscere la leadership in giovani come Renzi, purtroppo pura utopia, basti pensare che il segretario dei quattro tesserati del PD Bruscianese (di cui la maggior parte sono fedeli al Sindaco delinquente), anche se giovane di età , è un filo D'Alemiano, eterno comunista a Brusciano e filo democristiano, da sempre prono a Salvatore Piccolo. A proposito di Salvatore Piccolo,(ex doroteo ancora in carica) onorevole per la terza volta, membro della commissione antimafia, qualcuno lo ha messo al corrente che Angelo Antonio Romano, un suo ex candidato DC, è stato condannato per tentata concussione? Gli hanno riferito che intrattiene rapporti con personaggi e imprenditori affiliati alla mala Casalese? Se dovesse venire a Brusciano diteglielo così forse nei soliti discorsi, darà un cenno anche a Lui, che gli costa, tanto, core e mamma (per l'animo nobile) il terreno c.d "da cappella" nel PUC non lo inserisce, per inserire nel piano trenta moggia di terra servono molti ma molti "cosi". "Cosi": tangenti, danaro, facile pecunia.
Di unaltra B
(inviato il 18/09/2011 @ 00:23:28)
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