La più grande debolezza della violenza è l'essere
una spirale discendente che da' vita proprio alle cose
che cerca di distruggere.
Invece di diminuire il male, lo moltiplica. Martin Luther King
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BRUSCIANO: CONCORSI E APPALTI...RINVIO A GIUDIZIO PER L'ARCH. PAOLO FRESCHI ..FUNZIONARIO CAPO UFF. TECNICO...
MA CHE SUCCEDE CONCORSI PILOTATI E GARE DI APPALTI TRUCCATE,IL TUTTO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI....FERMATELI
Di BABY
(inviato il 26/05/2011 @ 10:16:31)
# 2
26/05/2011
Tangenti/Reggio Calabria Gare truccate, fermati in otto
È un vero e proprio terremoto giudiziario l'inchiesta che ha portato all'arresto di impiegati e funzionari dell'Ufficio urbanistica del Comune di Reggio Calabria e professionisti della città accusati di aver velocizzato pratiche edilizie in cambio di denaro. Ieri gli agenti della squadra mobile hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere Giuseppe Melchini, 55 anni, architetto; Pasquale D'Ascoli, 55 anni, geometra e Giuseppe Chirico, 56 anni, geometra, tutti dipendenti del comune di Reggio Calabria. Ai domiciliari, invece, in cinque tra dipendenti comunali e professionisti.
Tangenti/Cassano d’Adda In carcere l’ex sindaco Sala (Pdl)
Bufera politico-giudiziaria a Cassano d'Adda, uno dei comuni dell'hinterland milanese che si prepara al ballottaggio per l'elezione del nuovo sindaco. L'ex sindaco, invece, ieri è finito in carcere, assieme a un ex assessore e a un ex consigliere comunale, per un giro di mazzette pretese e pagate da alcuni imprenditori della zona in cambio di specifiche varianti al piano regolatore generale e per ottenere ritocchi. Ad arrestare Edoardo Sala, ex primo cittadino del Pdl, l'ex assessore ai Lavori pubblici Alessandro Casati e l'ex consigliere Paolo Casati, sono stati i militari della Guardia di Finanza di Milano.
Toh, che strano, eppure tutto questo non mi giunge nuovo, ma fosse che Reggio Calabria e Cassano d’Adda sono gemellate con Brusciano. Ora mi domando e dico : se in quei due comuni hanno arrestati per queste fetenzie, come mai a Brusciano dove le stesse fetenzie anzi anche peggiori avvengono tutti i giorni non scattano le manette? Mi pongo la domanda ma non so darmi la risposta. Cosa dire San Nola, San Mancuso pensateci voi.
Di Anonimo
(inviato il 26/05/2011 @ 14:27:49)
# 3
QUI RADIO BRUSCIANO ( LA VOCE DELL’INSOFFERENZA)
QUI RADIO BRUSCIANO ( LA VOCE DELL’INSOFFERENZA) Arieccomi: Ci risiamo!!!!!!!!!!!!! Il nostro paese urbanisticamente già nato povero e negli ultimi decenni sconquassato, violentato, stuprato in ogni suo residuo architettonico da una “maniata†di ………… (censura e libera interpretazione) subirà l’ennesima (forse ultima per esaurimento del già povero patrimonio urbanistico di un certo pregio) violenza urbanistica. A chi toccherà questa volta? Semplice alla masseria De Ruggiero e copp’ ultimo e forse unico residuo esempio di splendida architettura del XVIII secolo (chiedo scusa per la mia ignoranza e per qualche inesattezza ma la storia dell’arte non è stato mai il mio forte sin dal tempo del liceo, spero di farmi capire) ove soggiornò a lungo Guido De Ruggiero: Come ? Da quello che si riesce a capire dal cappello trattasi di ristrutturazione edilizia e fin qui nulla da eccepire sempre che effettivamente trattasi di una ristrutturazione conservativa, quello che preoccupa è il recupero del sottotetto ai fini abitativi. Ora, dall’analisi della documentazione fotografica riportata nel sito, risulta evidente che il sottotetto oggetto di intervento futuro per caratteristiche non è rispondente alla L.R. 19/2009 in quanto sia l’altezza minima che quella media sembrano risultare inferiore a quella regolamentare quindi per rientrare nelle altezze stabilite si devono abbassare i solai intermedi con tutto ciò che è correlato e quindi addio all’attuale profilo architettonico, inoltre è bene ricordare che detto palazzotto gentilizio anche se non soggetto a nessun vincolo dalla sopraintendenza ricade nella cosiddetta zona A, zona storica ove detti interventi non sono consentiti. RIFLESSIONE : Il nostro paese ormai di rilevanza storica-urbanistica non ha più quasi niente anzi di questo passo quel poco che resta scomparirà a tal fine qualche anno fa, forse in un momento di lucidità del grande amministratore, fu approvato un secondo progetto per il recupero della masseria naturalmente senza alcun seguito. (stralcio articolino per vantarsene ) Masseria De Ruggiero: cominciano i lavori per la riqualificazione A Brusciano via al progetto di recupero per la Masseria De Ruggiero: il piano è firmato dall'Amministrazione comunale. •
La Giunta guidata dal sindaco Angelo Antonio Romano approva il nuovo progetto preliminare per il recupero della Masseria De Ruggiero: il piano originario è stato ampliato e integrato grazie a ulteriori finanziamenti provenienti dell'agenzia locale di sviluppo dei Comuni a Nord Est di Napoli Città del Fare. L'importo complessivo del progetto è di 1,2 milioni di euro a fronte del precedente che disponeva di un fondo di appena 250mila. La copertura finanziaria è coperta al 21 per cento da fondi derivanti dalla vendita di lotti dell'area Pip (250mila euro), mentre la maggioranza dei finanziamenti proviene dal Patto aggiuntivo per l'occupazione della Città del Fare. La masseria De Ruggiero attualmente versa purtroppo in uno stato di totale degrado. I solai sono quasi tutti demoliti, alcune strutture architettoniche interne ed esterne si trovano in uno stato di fatiscenza. Il progetto preliminare prevede il recupero funzionale ed architettonico della struttura, dimora dello storico e filosofo Guido De Ruggiero, che fu ministro della Pubblica Istruzione del primo Governo della Repubblica Italiana. L'intervento, in particolare, sarà mirato al consolidamento delle strutture e alla nuova sistemazione degli ambienti interni, cercando di conservare i particolari architettonici di rilevanza storica. La struttura recuperata diverrà un centro multiservizi per le attività culturali. "La Masseria - sottolinea il sindaco Angelo Antonio Romano - costituisce un importante bene storico e artistico per Brusciano, città che ha dato i natali a Guido de Ruggiero. Stiamo già procedendo all'esproprio dell'immobile: dopo questa fase cominceranno i lavori che consegneranno alla città una testimonianza per la tutela della nostra identità storica e culturale". OGGI COSA E’ CAMBIATO? ANZI COSA E’ SUCCESSO? MEDITATE GENTE.
Guardando la fotografia della masseria ti viene spontaneo dire: COME ERI BELLA. CHE FINE FARAI? DATEVI UNA RISPOSTA EGREGI MERCIMONISTI E VOI ONESTI (SIC) BRUSCIANESI.
A quanto sembra il cambio ai vertici dell’u.t. non ha portato granchè di nuovo anzi si potrebbe quasi dire che questo è peggio dell’altro, certo che dopo un’abbuffata di p.d.c. seguita da una lunga stasi ecco il “coppolone†cosa dobbiamo aspettarci domani? Per adesso si sa solo che all’albo pretorio nella sezione p.d.c. vi è un solo permesso del 2010 quello relativo alla masseria, a proposito ma quei due permessi mai pubblicati cosa riguardano? Da chi sono caldeggiati? Che ne dite meritiamo una risposta? Alla prossima. Ciao
Di Anonimo
(inviato il 30/06/2011 @ 13:40:05)
# 5
QUI RADIO BRUSCIANO ( LA VOCE DELL’INSOFFERENZA)
E’ l’opposizione? Sta a guardare o a sperare? L’opposizione di destra, di sinistra e di centro accusa, accusa la maggioranza, accusa la mancanza di democrazia, accusa il potere non democratico, gli intrighi, gli imbrogli, la corruzione ma non denuncia………….. possibile (anzi certo) che sotto, sotto, poco, poco, anche loro aspettano la chiamata, anche loro anelano la vile prebenda pecuniaria, anche loro tenderanno la mano e senza dignità si genufletteranno all’appollaiato sul cantero (indovinate chi è?), senza forze, senza potere, senza dignità ma solo con tanto bla-bla-bla come i tanti lazzari servi della gleba (si capisce chi si intende).
REATI URBANISTICO-AMBIENTALI | 28 Settembre 2012 Occorre la VIA quando si eseguono grandi opere? di Francesca Siccardi - Avvocato La V.I.A. è uno strumento volto a tutelare l’ambiente nella sua accezione più ampia, vale a dire come sistema integrato che condiziona la qualità della vita dell’uomo anche in una proiezione futura. La disciplina della stessa V.I.A., quindi, non si limita alla sola tutela delle specie animali e vegetali, bensì considera l’importanza assunta dall’ecosistema anche ai fini del paesaggio e dell’habitat in cui le specie viventi e l’uomo si collocano.
(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 37051/12; depositata il 26 settembre)
Come la mettiamo con la lottizzazione abusiva di via somma regolarmente sanata, e dei capannoni e case tutti regolarmente e fraudolentemente assentiti. Anonimus
Di Anonimus
(inviato il 29/09/2012 @ 20:12:42)
# 9
News 29/09/2012
No ai contratti a tempo indeterminato per i dirigenti delle p.a.
Antonio G. Paladino
E’ nulla la clausola contenuta in un bando pubblico per l’assunzione di un dirigente a tempo determinato che permette, successivamente, allo stesso di essere convertito a tempo indeterminato. Oltre all’espressa previsione normativa, contenuta all’articolo 28 del testo unico sul pubblico impiego, si rileva che permettere una tale facoltà alle amministrazioni, violerebbe i principi di imparzialità e trasparenza cui deve essere improntata l’azione amministrativa della P.A. E’ quanto ha messo nero su bianco il Dipartimento della Funzione Pubblica, nel testo della nota n.36924/2012, in risposta a una richiesta di intervento in tal senso formulata dall’Università di Salerno.
Secondo Palazzo Vidoni, il reclutamento dei dirigenti non contempla la possibilità di bandire concorsi a tempo determinato per l’accesso alla qualifica e di trasformarli successivamente i contratti di lavoro a tempo indeterminato. Se così non fosse, prosegue la nota, la facoltà di trasformazione determinerebbe violazione dei principi costituzionali di imparzialità e trasparenza della p.a., traducendosi in discrezionalità della stessa amministrazione, con il rischio di operare delle scelte personalistiche. Senza tralasciare che, per il reclutamento dei dirigenti, una simile possibilità configgerebbe con i principi che regolano l’autonomia della dirigenza e la separazione delle competenze tra il vertice politico e quello amministrativo.
Anche se si dovesse sottolineare l’autonomia riconosciuta alle amministrazioni pubbliche di definire regolamenti concorsuali propri, così come prevede l’art.70, comma 13 del dlgs n.165/2001, gli stessi devono essere sempre coerenti con la Carta costituzionale e fondati sulla disciplina contenuta nella fonte di rango primario. Da queste considerazioni, la Funzione Pubblica rileva la nullità della clausola del bando di concorso che consente all’amministrazione di trasformare il contratto di lavoro da tempo determinato in indeterminato.
E, a voler completare il quadro negativo, Palazzo Vidoni sottolinea anche il divieto generale di conversione del rapporto contenuto all’articolo 36, comma 5 del citato T.U., nella parte in cui la violazione di disposizioni imperative riguardante l’assunzione di lavoratori da parte della P.A., non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le stesse, ferme restando le relative responsabilità e l’applicazione di sanzioni.
Meditate gente, meditate, aspettate e vedrete.
Anonimus
Di Anonimus
(inviato il 29/09/2012 @ 20:15:47)
# 10
Mi immagino, domani dopo la trasmissione "Report" andata in onda questa sera, i consiglieri di maggiornaza e non del comune di Brusciano, continuare a difendere il loro sindaco condannato, fieri di far parte di quella pletora di pecore belanti che osannano il puparo di turno e dire: avete visto, il nostro cuor di mamma non è l'unico politico ad essere condannato, ci sono anche tanti onorevoli. E vedrete poi farvi eco altri come i vari frequentatori del circolo passo veloce, ridere e bearsi di sostenere il credo di cuor di mamma e di quel 10% dei condannati politici che siedono in parlamento. Sono i vari ceuzo, pappone, zio Bruno, tutte brave persone che hanno avuto poco o nulla dalla politica: peccato che quel poco corrisponde per il ceuzo ad un posto in regione ed uno al comune (figlio), pappone, due impieghi al comune, un posto da comandante dei VVUU ed uno all'UTC (genero) e zio Bruno, dopo una lottizzazione (eredi pranzataro) un'altra su via Cucca quasi abusiva. A questo nutrito gruppetto si è aggiunto una new entry, il vecchio direttore scolastico, il quale dopo la nomina del figlio, cacciato dal suo originario circolo ricreativo per "incoerenza politica", si è rifugiato in quello del passo veloce, anche lui oggi fiero sostenitore dopo essere stato tanto tempo, forse troppo, a digiuno e lontano da incarichi e prebende.
Di Nick
(inviato il 01/10/2012 @ 00:03:19)
# 11
UN NUOVO VESTITO FATTO SU MISURA? PER CHI? PRESTO SI SAPRA’.
COMUNE DI BRUSCIANO (PROV. DI NAPOLI) Via Cucca,79 80031 - Brusciano - (Na) Telefono 521822O Fax 519O191 AVVISO DI MOBILITA’ ESTERNA VOLONTARIA PER LA COPERTURA DI N. 1 POST0 DI FUNZIONARIO TECNICO (CAT. D3) A TEMPO INDETERMINATO. IL RESPONSABILE DELL'AREA GESTIONE RISORSE UMANE VISTO il vigente “Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici e dei serviziâ€, approvato con Delibera di G. C. n. 235 del 23/12/2011; VISTA la Delibera di G. C. n. 120 del 20/09/2012, ad oggetto: “Programma triennale fabbisogno di personale per il triennio 2012-2014 – Modificaâ€, con la quale si è stabilita l’assunzione nell’anno 2013 di una figura professionale di Funzionario Tecnico (cat. D3); VISTA la propria determinazione n. 666 del 28/09/2012, di approvazione dell’avviso di mobilità esterna volontaria per la copertura di n. 1 (uno) posto appartenente alla categoria "D3" - profilo professionale di Funzionario Tecnico; RENDE NOTO E’ indetta una procedura selettiva di mobilità esterna volontaria ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. n. 165/2001 e ss. mm. ii. per la copertura di: N. 1 POST0 DI FUNZIONARIO TECNICO (CAT. D3) A TEMPO INDETERMINATO Art. 1 - Requisiti per l'ammissione Alla procedura possono partecipare tutti coloro che, alla data di scadenza del presente avviso, sono in servizio a tempo indeterminato presso le amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D. Lgs. n. 165/2001, inquadrati nella categoria e profili professionale pari o corrispondente al posto che si intende coprire, ed in possesso dei seguenti requisiti: 1) TITOLO DI STUDIO: a) vecchio ordinamento: Laurea in Ingegneria civile, ingegneria edile, architettura, pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale o titoli equipollenti a norma di legge; b) nuovo ordinamento: Laurea specialistica (LS) in ingegneria civile (classe 28/S), ingegneria per l’ambiente e il territorio (classe 38/S), pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale (classe 54/S), architettura ed ingegneria edile (classe 4/S), oppure laurea magistrale (LM) appartenente alla classe LM4 architettura ed ingegneria edile, LM23 ingegneria civile, LM35 ingegneria per l’ambiente e il territorio, LM48 pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale, o altra laurea equipollente a norma di legge; c) abilitazione all’esercizio della professione ed iscrizione al relativo albo professionale; 2
2) inquadramento nella categoria giuridica D3 per i dipendenti del comparto Enti Locali, o in categoria o livello corrispondente per i dipendenti di comparti diversi. Per questi ultimi è richiesto un profilo professionale acquisito con esperienze lavorative analoghe al posto oggetto dell’avviso 3) Esperienza almeno biennale nel profilo posseduto 4) Non avere riportato sanzioni disciplinari nei due anni precedenti alla data di scadenza del presente avviso e di non avere procedimenti disciplinari in corso
Art. 2 - Presentazione della domanda - Termine e modalità La domanda di ammissione, redatta in carta semplice, conformemente allo schema approvato con il bando, dovrà pervenire per posta a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, ovvero consegnata a mano all'ufficio protocollo generale del comune, entro il termine di giorni 10 dalla data di pubblicazione del presente avviso. Non saranno comunque prese in considerazione, anche se spedite a mezzo raccomandata, le domande che pervengano al Comune oltre il termine di cui sopra. Il Comune non assume alcuna responsabilità per la mancata ricezione della domanda dovuta a disguidi postali o ad altre cause non imputabili al Comune stesso. La domanda che dovrà essere compilata usando macchina da scrivere oppure penna nera o blu impiegando carattere stampatello maiuscolo, dovrà essere inviata o consegnata a mano in busta chiusa. Sulla busta di spedizione dovrà essere chiaramente riportata la descrizione della procedura, indicata nell'art. 1 del presente bando, il nome e il cognome del candidato; ciò ai soli fini dell’inoltro della domanda all’Ufficio del Personale. Nella domanda gli aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità pena l'esclusione; a) il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita; b) il codice fiscale; c) la residenza; d) l’amministrazione di provenienza e la data di assunzione a tempo indeterminato; e) la categoria la categoria giuridica o il livello di inquadramento; f) il profilo professionale; g) le mansioni, analoghe a quelle attinenti al posto, e il periodo in cui sono state espletate; h) titolo di studi posseduto, data di conseguimento e votazione ottenuta; i) di non avere riportato sanzioni disciplinari nei due anni precedenti alla data di scadenza del presente avviso e di non avere procedimenti disciplinari in corso j) gli elementi di cui al successivo art. 3, oggetto di valutazione ai fini dell’attribuzione del punteggio k) l’indicazione dell’eventuale possesso di titoli che, a parità di punteggio, daranno diritto alla precedenza o preferenza,
Alla domanda dovrà essere allegata dichiarazione di disponibilità da parte dell’Ente di provenienza al successivo rilascio del nulla osta al trasferimento. La domanda deve essere sottoscritta dal candidato e non necessita di autenticazione. 3
Art. 3 – Ammissibilità e valutazione delle istanze........
ECC.ECC..........................
RICORDATEVI PERO’ CHE ACERRA E GIUGLIANO SONO VICINE (COMMISSIONE DI ACCESSO E VERIFICA DI ATTI DA PARTE DELLA PROCURA DI NOLA CON RINVII A GIUDIZIO) E CHE:
News 29/09/2012 8.00
No ai contratti a tempo indeterminato per i dirigenti delle p.a.
Antonio G. Paladino
E’ nulla la clausola contenuta in un bando pubblico per l’assunzione di un dirigente a tempo determinato che permette, successivamente, allo stesso di essere convertito a tempo indeterminato. Oltre all’espressa previsione normativa, contenuta all’articolo 28 del testo unico sul pubblico impiego, si rileva che permettere una tale facoltà alle amministrazioni, violerebbe i principi di imparzialità e trasparenza cui deve essere improntata l’azione amministrativa della P.A. E’ quanto ha messo nero su bianco il Dipartimento della Funzione Pubblica, nel testo della nota n.36924/2012, in risposta a una richiesta di intervento in tal senso formulata dall’Università di Salerno.
Secondo Palazzo Vidoni, il reclutamento dei dirigenti non contempla la possibilità di bandire concorsi a tempo determinato per l’accesso alla qualifica e di trasformarli successivamente i contratti di lavoro a tempo indeterminato. Se così non fosse, prosegue la nota, la facoltà di trasformazione determinerebbe violazione dei principi costituzionali di imparzialità e trasparenza della p.a., traducendosi in discrezionalità della stessa amministrazione, con il rischio di operare delle scelte personalistiche. Senza tralasciare che, per il reclutamento dei dirigenti, una simile possibilità configgerebbe con i principi che regolano l’autonomia della dirigenza e la separazione delle competenze tra il vertice politico e quello amministrativo.
Anche se si dovesse sottolineare l’autonomia riconosciuta alle amministrazioni pubbliche di definire regolamenti concorsuali propri, così come prevede l’art.70, comma 13 del dlgs n.165/2001, gli stessi devono essere sempre coerenti con la Carta costituzionale e fondati sulla disciplina contenuta nella fonte di rango primario. Da queste considerazioni, la Funzione Pubblica rileva la nullità della clausola del bando di concorso che consente all’amministrazione di trasformare il contratto di lavoro da tempo determinato in indeterminato. E, a voler completare il quadro negativo, Palazzo Vidoni sottolinea anche il divieto generale di conversione del rapporto contenuto all’articolo 36, comma 5 del citato T.U., nella parte in cui la violazione di disposizioni imperative riguardante l’assunzione di lavoratori da parte della P.A., non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le stesse, ferme restando le relative responsabilità e l’applicazione di sanzioni. CHIARO? ANONIMUS
Di ANONIMUS
(inviato il 03/10/2012 @ 15:11:10)
# 12
Chi sarà la prossima fortunata?vuoi vedere che sarà la fdanzata di un consigliere di maggioranza.Penso proprio di no sono troppo onesti per fare questo imbroglio.SVEGLIATEVI NON MANTENETE IL SACCO(ai consiglieri perbene di maggioranza)
Di Anonimo
(inviato il 03/10/2012 @ 17:29:32)
# 13
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